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25 dicembre 2012

traduzionalismo

Il traduzionalismo, da non confondere con il tradizionalismo, è un modo amichevole di affrontare le affermazioni di un credente religioso, da parte di un interlocutore non credente, che consiste nel tradurle dal linguaggio religioso in quello filosofico.

Esempio di discorso sul traduzionalismo, dall'incontro n. 15 di Arca Arcanorum:
Dire che Gesù fosse Dio non è in fondo un grande errore: tutti siamo “Dio”, lato sensu. Le cose che i credenti dicono – purchè non siano in cozzante contrasto con il vero, come quando si lasciano andare alla sessuofobia – reinterpretiamole, e si vedrà che talvolta dicono le stesse cose di noi filosofi. Si muti prospettiva d’osservazione, di lettura [...].
Dall'incontro n. 5 di Arca Arcanorum:
Filtrate. Infine è solo un problema di linguaggio: amiamo le stesse cose ma le definiamo in modi diversi, oppure chiamiamo con lo stesso nome cose diverse. Non badate all’accidente, ma alla sostanza. [...] Il problema grosso è quando mancano i concetti. Ancor peggio è quando ci sono di mezzo pensieri meschini o paranoici. Ma quando si ha a che fare con persone buone e gentili, non ha importanza la loro posizione epistemica.